La Spezia, 28 gennaio 2022 – Questa sera le comunità dell’Ispettoria ILS si sono incontrate online per ascoltare la Buonanotte dell’Ispettrice sr. Elide: alcune notizie, l’invito a vivere con serietà la consultazione per le direttrici e inizio del triduo della preparazione alla festa di San Giovanni Bosco sono stati i temi.

Ecco in sintesi le parole di sr. Elide:

- Buona serata care sorelle, vi saluto dal mio ufficio. Ci facciamo solidali con chi sta ancora affrontando la situazione del covid-19 e ci rallegriamo per le sorelle che l’hanno superato, in modo particolare ci rallegriamo con la comunità di Lugagnano che ha affrontato e quasi superato del tutto la prova del Covid-19. Da ieri pomeriggio stiamo facendo il consiglio online, stiamo lavorando bene e intensamente e domani concludiamo.

- Innanzi tutto ci uniamo al coro di preghiera per la situazione della Bielorussia, Ucraina, Russia. Sentiamo per TV che ci sono disordini, minacce di guerra… abbiamo delle sorelle anche in quella terra e come Europa, come CIME ci sentiamo molto vicine e coinvolte. Vi leggo il messaggio che abbiamo ricevuto: “Carissime, vi salutiamo dall’Ucraina ringraziando per la vostra preghiera e fraterna vicinanza. Noi FMA, a Kiev, Odessa e Lviv stiamo bene. Con la gente preghiamo e continuiamo a portare la pace dove siamo. Certo, il domani è insicuro, ma con la fiducia nel Signore andiamo avanti. Per noi FMA, come è importante per oggi dare e portare la pace ovunque: noi siamo in Ucraina e Russia”. La Visitatoria è su due paesi che sono in conflitto e in tensione… possiamo immaginare la difficoltà.

- Nel mese di febbraio, con alcune juniores, proporremo su Instagram e sulla pagina Facebook dell’Ispettoria una novena di preghiera per la pace. Troverete una intenzione che proviene da una realtà del mondo che vive situazioni di conflitto e guerra, un segno, l’invito a pregare una Ave Maria e un piccolo impegno per la giornata. Manderemo un messaggio per avvisare quando inizierà, stiamo raccogliendo le intenzioni di preghiera

- Il Seminario di PG previsto per il 19-20 febbraio 2022 è stato spostato ad ottobre. Sr Anna Maria Spina contatterà alcune fma e laici che con la Commissione Ispettoriale di PG vivranno un incontro di formazione per avviare il processo verso linee o orientamenti ispettoriali per la Pastorale Giovanile.

- L’anno scorso avete avuto un incontro in cui le comunità interessate hanno raccontato brevemente la loro situazione, la fisionomia della comunità e della missione, in modo tale da far emergere la fisionomia della direttrice che potrebbe assumere il compito di guidare la comunità.

Il 9 di gennaio abbiamo fatto un incontro online con le direttrici e ci siamo interrogate come fare quest’anno poiché se da una parte è importate e bello poter sentire dalla viva voce delle comunità il vissuto, la missione e le esigenze, dall’altra parte è innegabile che 11 comunità sono molte da ascoltare. Anche solo impiegando pochi minuti comporta un tempo di ascolto online che non è indifferente e può risultare pesante e faticoso.

Per questo abbiamo optato per scrivere un breve profilo della comunità, dell’opera e le caratteristiche che la direttrice dovrebbe avere per quella comunità. Questo è già stato fatto e le comunità hanno già ricevuto. Ogni comunità poi, in base alle sue possibilità, trova il modo per valorizzare queste schede e per farle diventare materiale utile per il discernimento, ma soprattutto per vivere questa esperienza come un momento di preghiera, di richiesta di illuminazione, di invocazione forte dello Spirito Santo. È importante che ciascuna sorella si senta responsabile e coinvolta in questo processo di discernimento.

È importante che ognuna, per quello che può e sa, dia il suo contributo.

Il dialogo comunitario o a gruppetti può essere utile, ma anche chiedo che i nomi che si scrivono non siano scritti perché “l’ho sentito dire”, “mi hanno detto che…”, “sarebbe brava…”. Se non conosco la sorella non scrivo. Se lascio delle case senza indicare nessun nome, perché proprio non conosco, sto tranquilla.

Il percorso è un po’ questo: preghiera, informazione sulla realtà, riflessione, condivisione, compilazione dei fogli.

Vi ringrazio tanto, tanto, per il contributo che vorrete dare a me e al consiglio.

- Per chiudere la Buonanotte desidero fare un accenno al triduo in preparazione a DB che don Morand Wirth, sta facendo a Valdocco.

Don Morand è un SDB, studioso di storia salesiana: un uomo ricco della sapienza di Dio che solo a vederlo trasmette pace.

Ha fatto un parallelo tra S. Francesco di Sales e S. Giovanni Bosco.

Possiamo dire che S. Giovanni Bosco ha respirato la spiritualità del santo savoiardo, poiché S. Francesco di Sales ha impregnato con la sua spiritualità il Piemonte dell’epoca.

Don Bosco nelle sue vicende personali, per disegno della Provvidenza, ha incrociato la spiritualità di S. Francesco e, per grazia e per dono, noi ne stiamo beneficiando i frutti.

  1. Francesco di Sales, aveva una figlia spirituale a Chieri e S. Francesco è stato a Chieri, a Torino, e ne ha lasciato il segno. E sappiamo quanto siano stati importanti gli anni di Chieri per il giovane seminarista Bosco.

Ecco un episodio interessante: in seminario a Chieri c’erano due Bosco: Giacomo e Giovanni

Per distinguersi si diedero una caratteristica legata al loro cognome.

Giacomo Bosco disse: mi sun bosc ‘d puciu che significa: io sono legno di nespolo: forte, duro…

Giovanni Bosco disse: mi sun bosc ‘d sales che indica un legno dolce, flessibile…

E il proposito del giovane GV Bosco fu: “La carità e la dolcezza di S. Francesco di Sales mi guidino in ogni cosa” e si può dire che questo fu il pensiero che ha orientato tutta la vita di don Bosco.

Altro dono di S. Francesco a Don Bosco è il motto “DMA cetera tolle”.

Il santo vescovo non poté svolgere il suo ministero a Ginevra a causa del Calvinismo e Lui pregava il Signore: era disposto a perdere tutto il resto, i beni materiali… ma non le anime.

E ricordiamo che Domenico Savio leggendo il cartello nella stanza di DB a Valdocco disse: “Ho capito, qui si fa commercio di anime”.

Quanto sia forte il legame tra la spiritualità di S. Francesco Di Sales e quella di Don Bosco è indubbio e sarebbe anche interessante trovare i collegamenti.

Soltanto voglio sottolineare ancora un aspetto della nostra Spiritualità.

Sempre Domenico Savio disse: “È facile farsi santi”. Un’espressione fuori dal normale per una spiritualità che puntava all’ascesi, alla mortificazione, all’aspetto più sacrificale per giungere alla santità. Questo pensiero che Don Bosco aveva instillato nel cuore dei sui ragazzi veniva dal cuore di S. Francesco di Sales.

Un cammino di santità offerto per tutti e in qualunque stato di vita, senza troppi sforzi ascetici che spesso risultano irraggiungibili.

Il percorso tratteggiato da S. Francesco di Sales è in cinque semplici tappe:

  1. USCIRE
  2. PREGARE
  3. FARE
  4. COMBATTERE
  5. RINNOVARE

USCIRE: come il popolo d’Israele è uscito dalla schiavitù, così anche noi siamo chiamate ad uscire da qualche situazione che in qualche modo ci tiene legata. È vero che di cammino ne abbiamo fatto, ma S. Francesco ci suggerisce di vedere se c’è qualche abitudine da purificare e dalla quale è bene uscire.

PREGARE: se vogliamo fare un percorso di santità la preghiera e i sacramenti sono indispensabili. Sono l’acqua di benedizione che fanno rinverdire le piante dei nostri buoni desideri. La preghiera dà freschezza alla vita. E sappiamo molto bene come don Bosco fosse sempre unito con Dio. Definito l’uomo dell’unione con Dio. Indaffarato ma unito a Dio. Il pensiero della presenza di Dio in tutto quello che facciamo.

FARE: la volontà di Dio. Qual è la volontà di Dio? Vivere in Carità e amore per Dio e il prossimo. Quando c’è la carità, tutte le altre virtù vengono dietro. S. Francesco fa l’esempio dell’APE Regina. Quando esce l’ape regina tutte le altre api seguono. Quando la carità è la nostra Ape regina, le altre virtù seguono….

Amare Dio e il prossimo questa è la volontà di Dio.

COMBATTERE: i nemici. S. Francesco di Sales elenca alcuni nemici da cui dobbiamo difenderci, contro i quali dobbiamo combattere: Paura: cosa diranno gli altri?; Scoraggiamento: mai arriverò, troppo difficile; Tentazioni: che ci distolgono dalla strada giusta; Tristezza: esiste una tristezza buona, che ci fa essere tristi per i nostri peccati, ma tutte altre tristezze sono da cacciare

RINNOVARE: ogni giorno i buoni propositi. Rinnovare il nostro desiderio di santità.

Questa spiritualità è davvero lineare, è a portata di mano, per tutti. E la cosa bella è che non è che dobbiamo andare a scovarla e cercarla… è la nostra spiritualità.