La Giornata Internazionale della Donna celebra i progressi in ambito economico, politico e culturale raggiunti in tutto il mondo. Il riconoscimento si basa su un principio universale che prescinde da divisioni, siano esse etniche, linguistiche, culturali, economiche o politiche.

Essa si ispira alle attività dei movimenti dei lavoratori agli inizi del XX secolo in Nord America e in Europa. La Prima Giornata Internazionale delle Donne è stata celebrata dagli Stati Uniti il 28 febbraio del 1909. Il Partito socialista americano, in seguito, scelse questa giornata in onore dello sciopero dei lavoratori del settore vestiario durante il quale le donne avevano protestato per le condizioni lavorative dell’epoca. Le Nazioni Unite, la cui Carta rappresenta il Primo Statuto Internazionale che nel 1945 ha affermato il principio di uguaglianza tra i generi, ha designato (a partire dal 1975) l’8 marzo come Giornata Internazionale della Donna.

Le Nazioni Unite hanno sviluppato strategie internazionali, obiettivi e progetti per migliorare lo stato delle donne nel mondo creando un’eredità preziosa. Esempi di tali traguardi sono la Dichiarazione di Pechino, la piattaforma d’azione e la Convenzione per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti della donna (CEDAW).

Nel 2010, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha fondato UN Women, l’organismo delle Nazioni Unite che ha come obiettivo l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne. La nascita di UN Women rappresenta un passo storico verso il raggiungimento degli obiettivi dell’ONU per la parità di genere e l’affermazione delle donne nella società. (cf ONUITALIA.IT)

È un’opportunità per pensare insieme su come accelerare l’Agenda 2030, per l’implementazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibili, soprattutto l’obiettivo n° 5 “raggiungere l’uguaglianza di genere e potenziare tutte le donne e le ragazze” e n° 4 “garantire un’educazione inclusiva e di qualità per tutti e promuovere l’apprendimento permanente”.

L’Agenda 2030 prevedono le seguenti mete:

  1. Garantire entro il 2030 ad ogni ragazza e ragazzo libertà, equità e qualità nel completamento dell'educazione primaria e secondaria che porti a risultati di apprendimento adeguati e concreti;
  2. Garantire entro il 2030 che ogni ragazza e ragazzo abbiano uno sviluppo infantile di qualità, ed un accesso a cure ed istruzione pre-scolastiche così da essere pronti alla scuola primaria;
  3. Porre fine, ovunque, a ogni forma di discriminazione nei confronti di donne e ragazze;
  4. Eliminare ogni forma di violenza nei confronti di donne e bambine, sia nella sfera privata che in quella pubblica, compreso il traffico di donne e lo sfruttamento sessuale e di ogni altro tipo;
  5. Eliminare ogni pratica abusiva come il matrimonio combinato, il fenomeno delle spose bambine e le mutilazioni genitali femminili (http://www.un.org/en/events/womensday/).