La giornata è iniziata con la preghiera e il saluto inaspettato, in collegamento online, di sr. Carla Castellino, che ancora una volta ha ringraziato per il cammino fatto insieme e ha augurato a tutti buon lavoro.

Sr. Elide ha ringraziato sr. Carla per la sua presenza e ha salutato la Comunità Educante Ispettoriale condividendo la fatica e la gioia nell’assumere questo nuovo incarico e l’impegno a camminare insieme.

Abbiamo poi ascoltato la relazione di don Giordano Goccini, sacerdote della diocesi di Reggio Emilia, sul tema “La dimensione di cura quotidiana da parte di Dio nei confronti dell’uomo a partire da alcuni brani della Sacra Scrittura”, un intervento particolarmente ricco, che ha fatto riflettere i presenti e ha messo in discussione, come è emerso dagli interventi dell’assemblea.

La Celebrazione Eucaristica, il pranzo, i lavori di gruppo nel pomeriggio sono stati caratterizzati da un forte senso di partecipazione, clima di fraternità e condivisione.

La giornata è terminata con la consegna dell’Itinerario e Calendario Ispettoriale 2021-22 di cui condividiamo la lettera di presentazione che l’Ispettrice sr. Elide e sr. Carla hanno scritto insieme: “Care sorelle, giovani e collaboratori laici, ci ritroviamo, all’inizio di quest’anno, con il cuore pieno di riconoscenza per il cammino fatto insieme fin qui e per l’orizzonte nuovo che si apre davanti: il ricco magistero di Papa Francesco, in particolare le Encicliche Laudato Si’ e Fratelli tutti; il Capitolo Generale XXIV e il 150° di Fondazione dell’Istituto; la proposta pastorale Amati e chiamati. Sono doni che il Signore mette sul nostro cammino e come Maria desideriamo accogliere, custodire, valorizzare per un cambio di prospettiva e di vita. Sono ricchezze che incoraggiano ad allargare mente, occhi e cuore.

Siamo tutti più consapevoli di essere sulla stessa barca con il desiderio di “remare insieme” verso un unico traguardo: “Fare tutto quello che Gesù ci dirà” nella ricerca della volontà del Padre, disponibili a vivere con Maria e Madre Mazzarello i nostri SÌ quotidiani, a viverli con l’eleganza dell’amore, con l’abbandono della fede e il coraggio della speranza. Il sì alla croce, alla consegna di noi stesse e delle nostre realtà al Signore, alla missione che il Padre ci affida personalmente e come comunità educanti perché tutti, in particolari i giovani, possano incontrare Gesù e trovare il senso profondo della loro vita (cf C 8). I sì personali e comunitari ci aiutano a vivere unite e ci fanno essere missionarie, comunità in “uscita” che sanno raggiungere i giovani dove sono e anche quelli che non incontreremo mai direttamente.

L’itinerario 2021-2022 riconsegna le priorità emerse dal Capitolo Ispettoriale 2019 e, in continuità con queste priorità, con la programmazione 2020-21 e le linee orientative 2021-22 delle Ispettorie Italiane, focalizza due attenzioni: “accogliere e aprirci al cambiamento come sfida quotidiana che provochi una conversione degli stili di vita”; “potenziare lo stile sinodale”.

Particolarmente impegnativa sarà la ripresa del processo per arrivare al Piano di risignificazione e ridisegno delle presenze, alla luce del CG XXIV.

Un itinerario che ci fa sentire parte viva del cammino della Chiesa, dell’Istituto, della nuova conferenza CIME e della realtà italiana, non camminiamo isolate, ma ci sentiamo parte di un tutto, pronte ad essere profezia del “vivere e lavorare insieme”.

Fondamentale è dare il nostro apporto responsabile per creare le condizioni e un ambiente comunitario favorevole affinché questi cammini possano attuarsi, incidere nella nostra vita e portare al cambiamento esigito dalla situazione attuale, richiesto dalla Chiesa e dall’Istituto.

La prima condizione indispensabile è che Gesù sia davvero il Centro della vita di ogni nostra comunità educante: Senza di me non potete far nulla, da Lui tutto parte e a Lui tutto arriva. Ogni nostra comunità è chiamata, come quella di Mornese, a essere spazio aperto alla libertà dello Spirito Santo, a lasciarsi condurre dalla sua forza trasformante e trasportare dalla sua energia (cf C 49).

È necessario dilatare il cuore per accogliere e vivere non da spettatori l’evento significativo del CG XXIV e il terzo anno di preparazione al 150° anniversario di fondazione dell’Istituto.

La Madre, il 5 agosto u.s. nel messaggio introduttivo a questo anno speciale, invita a vivere il Capitolo Generale come evento di grazia in cui tutto l’Istituto ridefinisce il cammino del suo rinnovamento carismatico e risveglia la freschezza originaria della fecondità vocazionale, sperimenta una “rigenerazione nello Spirito”. Ricorda che “raggiungere gli obiettivi del Capitolo Generale non è un fatto automatico: richiede disponibilità e docilità da parte delle capitolari, ma anche da parte di tutte le FMA e di tutte le comunità educanti”. Consegna lo slogan: Progettare con audacia il futuro! Ripropone l’invito di Madre Mazzarello: "Coraggio! Andiamo avanti con cuore grande e generoso" (L 47,12); “Un cuore generoso e grande e non tanti timori” (L 27,14).

Tutti ci sentiamo chiamati ad avere un cuore abitato da una duplice passione: Dio e i giovani; un cuore che batte al ritmo del da mihi animas cetera tolle, pronto a sacrificare ogni cosa pur di cooperare con Cristo alla salvezza dei giovani e delle giovani (cf C 22).

La proposta pastorale Amati e chiamati aiuta a vivere nella certezza che la nostra vita è avvolta dall’amore fedele, incondizionato di Dio, in Lui viviamo, ci muoviamo e siamo. La consapevolezza di essere immerse nell’Amore che si fida di noi e ci rende partecipi della sua missione creativa e redentiva, ci incoraggia a collaborare con lo Spirito Santo perché il mondo sia più bello, più abitabile da tutti e Cristo cresca nel cuore delle persone che avviciniamo e in particolare nel cuore dei giovani (cf C 7). È un invito ad essere adulti credibili e fidabili, anche a noi è rivolto l’imperativo: renditi umile, forte e robusto.

La Parola di Dio che siamo invitati ad approfondire (Genesi cap. 1-11) sostiene il nostro cammino e aiuta ad entrare nella logica del Padre e ad assumere il suo sguardo: “…e Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona!” (Gn 1,31). Uno sguardo di accoglienza che suscita fiducia, che chiede di vedere noi stessi in verità, di fare la verità in noi, di vedere ciò che va confermato e ciò che va cambiato, ciò che va coltivato o lasciato da parte.

Dio non è solo Colui che parla e chiede ascolto, ma pure Colui che vede e, vivere di fede, è anche coscienza di essere visti: siamo guardati, visti, scelti, chiamati, amati, senza meritare nulla.

Chiediamo a Maria di regalarci la sua docilità di cuore: un cuore che vede e ascolta perché sa di essere visto e ascoltato; Lei la donna del Magnificat doni la sua capacità di celebrare i passaggi di Dio nella nostra vita e nelle comunità educanti. Vi auguriamo, con il cuore pieno di speranza e di gratitudine: Buon cammino! L’Ispettrice sr. Elide e sr. Carla

Itinerario ILS 2021-22

Itinerario e calendario ILS 2021-22