Non può esserci una società integrale senza una politica sana capace di riformare istituzioni, coordinarle e dotarle di buone pratiche.

Gli interessi dell’economia sono spesso contrapposti rispetto a quelli dell’ecologia. Imparentata a questa situazione è la sfida dell’introduzione dei robot e di altri prodotti tecnologici nel posto di lavoro. Essi possono rendere il lavoro più efficiente, ma servono anche a massimizzare il profitto e a privare la persona umana della dignità di essere soggetto nel lavoro.

Disparità economiche, mancanza di equità influiscono sulle relazioni sociali e le distorcono, creando indifferenza e un numero sempre maggiore di poveri.

Non è questione solo di giustizia, ma anche di solidarietà. Una società non può progredire verso lo sviluppo umano integrale tenendo disgiunte tra loro efficienza e fraternità. Per questo la costruzione di un’ecologia integrale ha bisogno della misericordia in ambito economico per dare forma al mercato. Proprio perché il mondo è un ecosistema, non si può agire su una sua parte senza che le altre ne risentano. Tutto questo richiede nuovi stili di vita, una mentalità diversa e un’educazione che richiama la responsabilità personale e comunitaria.

La giustizia, la pace e l’integrità del creato sono valori tra loro intimamente uniti tanto che non se ne può vivere pienamente uno, senza vivere insieme gli altri due. Non si può essere costruttori di giustizia e artefici di pace se non si tiene conto, al contempo, anche del creato, di quella che è la nostra “casa comune”, e senza perciò sentirsi educatori e vivere di conseguenza come tali.

L’esperienza dimostra che, nella maggior parte dei casi, la causa della povertà è l’ingiustizia e che questa, a sua volta, dà il via alla violenza. Si crea cioè un circolo vizioso: la povertà genera violenza e l’ingiustizia crea povertà. Al contrario, quando si rispetta la giustizia sia verso se stessi, sia verso gli altri, sia verso il creato, sia verso Dio, si collabora a far regnare la pace.

Questa reciproca relazione viene espressa molto bene dal Salmista quando esclama: “Giustizia e pace si baceranno” (Sal 85, 11b).

Nell’enciclica Laudato si’, Papa Francesco afferma in modo eloquente la connessione esistente fra questi tre valori: «Non possiamo considerarci persone che amano veramente se escludiamo dai nostri interessi una parte della realtà: “Pace, giustizia e salvaguardia del creato sono tre questioni del tutto connesse, che non si potranno separare in modo da essere trattate singolarmente, a pena di ricadere nuovamente nel riduzionismo”. “Tutto è in relazione, e tutti noi esseri umani siamo uniti come fratelli e sorelle in un meraviglioso pellegrinaggio, legati dall’amore che Dio ha per ciascuna delle sue creature e che ci unisce anche tra noi, con tenero affetto, al fratello sole, alla sorella luna, al fratello fiume e alla madre terra» (n. 92).