La Madre Generale dell’Istituto FMA, nel febbraio 2019 annunciava l’inizio del Capitolo Generale XXIV a Roma nella Casa Generalizia il 18 settembre 2020 (Circolare n°985). Il 31 maggio 2020, a causa della Pandemia di Covid-19, comunicava una nuova Convocazione per l’inizio del Capitolo Generale XXIV a Roma nella Casa Generalizia il 17 aprile 2021: “Insieme, cercheremo di calarci nel ‘cuore della contemporaneità’ mettendoci in ascolto della realtà, attraverso una lettura credente della situazione per capire che cosa ci dice lo Spirito Santo oggi e come possiamo, con il suo aiuto, pensare al futuro con fede e speranza” (Circolare n° 998).
In questo tempo di grande precarietà, sollecitate più che mai a porre la nostra fiducia in Colui che non ci abbandona ed è con noi tutti i giorni come presenza d’amore, di sapienza e di perenne novità, dopo il discernimento maturato con le Consigliere Generali e tenendo conto delle informazioni raccolte sul decorso della pandemia nel mondo, la Madre convoca ufficialmente il Capitolo generale XXIV, a norma dell’articolo 138 delle Costituzioni dell’Istituto.
Il Capitolo Generale XXIV avrà inizio nella Casa Generalizia FMA, a Roma, il 17 settembre 2021.
In ascolto della realtà attuale, densa di sfide e di inedite opportunità, la Madre conferma la scelta del tema “Fate tutto quello che Egli vi dirà” (Gv 2,5). Comunità generative di vita nel cuore della contemporaneità con l’obiettivo di risvegliare la freschezza originaria della fecondità vocazionale dell’Istituto.
Madre Yvonne Reungoat chiede di continuare la preghiera per il Capitolo come indicato nella Circolare di convocazione n° 985, invocando con rinnovata fiducia la protezione di Maria Ausiliatrice e chiedendo l’aiuto a S. Giuseppe per preparare il cuore all’evento capitolare.
Il Santo Rosario del mese di maggio è l’occasione per intensificare la preghiera condivisa, capace di suscitare fiducia e speranza: “Ci sentiamo tutte parte viva di una grande rete di supplica, affinché il Signore ci faccia comprendere la sua volontà e ci renda docili alle sue chiamate per il bene dell’Istituto, delle giovani e dei giovani che ci affida”.