La pesante esperienza della pandemia ha ulteriormente evidenziato, impietosamente, le disparità del sostegno economico tra scuole statali e paritarie no profit, entrambe facenti parte dell’unico Sistema nazionale d’istruzione voluto dalla Legge 62/2000. Il permanere ingiustificato delle forti differenze nel sostegno pubblico tra la scuola statale e quella paritaria gestita dal “terzo settore” vanifica le ragioni stesse della Legge.

Noi, come FISM, siamo fortemente impegnati perché venga finalmente attuato il dettato costituzionale e legislativo, affinché sia definitivamente eliminata l’ingiustizia di trattamento economico che le famiglie che usufruiscono delle scuole paritarie devono subire. Garantire a ciascuna famiglia parità di trattamento, nella libera scelta di una scuola dell’infanzia paritaria o statale è obiettivo prioritario di questa mobilitazione educativa e sociale a cui chiediamo non solo di aderire, ma di esserne promotori e generosi sostenitori.

La FISM chiede a Governo, Parlamento e istituzioni un vero disegno che, anche a vantaggio della ripresa demografica del Paese (attualmente sulla soglia delle 400.000 nascite annue) e nell’ambito delle applicazioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sostenga i necessari investimenti nell’intero segmento 0-6, in particolare per le scuole dell’infanzia, senza discriminazioni fra chi, in diverse forme, offre un servizio pubblico.

Siamo convinti che sia una risposta necessaria anche come argine alla crisi delle nascite, al sostegno alla genitorialità e alla parità di genere che la FISM con circa 9000 realtà tra scuole dell’infanzia paritarie no profit, nidi integrati e sezioni primavera, chiede con forza e da tempo, anche con la forza dei dati: 40.000 dipendenti coinvolti e circa 500.000 bambini

C’è da aggiungere che le 9000 realtà educative della FISM sono pronte ad essere una leva di investimento di grande valore sociale. Le nostre Scuole sarebbero in grado di raddoppiare la loro offerta di posti, se adeguatamente finanziate, contribuendo a consentire uno sviluppo dei servizi educativi per i bambini in età zero-tre anni, di cui l’Italia è carente e garantendo il mantenimento del segmento tre-sei anni! Offerta che la famiglia chiede sempre con maggior insistenza. Raggiungere questo obiettivo comporta un intervento economico importante da parte dello Stato.

Pertanto, diventa indispensabile un’azione mirata non solo da parte della Scuola per il tramite del Gestore e del Personale Educativo, ma con il coinvolgimento in prima persona da parte delle famiglie, per sostenere questa improrogabile azione, a beneficio dei bambini!

COSA CHIEDIAMO:

- Firmare la PETIZIONE online o su cartaceo, allargando l’invito a parenti ed amici. L’AVVIO UFFICIALE DELLA PETIZIONE SARÀ IL GIORNO 19 APRILE. Pertanto, entro quella data faremo avere il link per la petizione online e il format cartaceo per la firma autografa.

- Partecipare, ove possibile, al momento dell’affissione dello striscione/cartellone che tutte le scuole sono chiamate a fare per dire a tutti che LA NOSTRA SCUOLA C’È.

Carissimi gestori, personale educativo, genitori, poter raggiungere questo traguardo, dipende molto anche da voi e da quanto riuscirete a mettere in campo per sostenere questa importante mobilitazione. Noi ci crediamo. Sappiamo che anche voi farete la vostra parte!

Grazie per l’impegno. Ci contiamo.

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