Ci è sembrato importante ravvivare la dimensione missionaria del nostro carisma, parte costitutiva della nostra identità, per far crescere sempre più il contagio missionario senza troppi calcoli e senza lasciarci frenare da fragilità e limiti personali (cfr. Lettera di Madre Yvonne Reungoat, 31 dicembre 2020).

Intendiamo, quindi, raccogliere la testimonianza delle sorelle di ieri e di oggi, cercando di ricuperare la memoria delle esperienze vissute e dell’apprendimento missionario.

Siamo sicure che la testimonianza di tante missionarie ad gentes aiuterà l’intero Istituto a interiorizzare meglio la proposta del Capitolo Generale XXIV. Possiamo pertanto affermare che, in contesti e in modi diversi, la vita delle nostre missionarie ad gentes ha contribuito al miracolo del “vino buono” secondo il racconto delle Nozze di Cana (cfr. Gv 2,1-12).

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