Una bella esperienza di incontro, condivisione e crescita insieme agli altri partecipanti (in maggioranza donne consacrate, ma anche qualche giovane e qualche sacerdote) accomunati dalla passione di accompagnare i giovani in un cammino di conoscenza di sé capace di aprirsi ai progetti di Dio.

Il cammino, nel suo insieme, ha sempre previsto un tempo di lavoro personale prima dell’appuntamento comune e si è sviluppato a partire da sé (i primi due incontri) per poi permetterci di incontrare i giovani (in un momento di dialogo diretto con loro) ed arrivare all’analisi di un caso specifico e successivamente individuare stile e attenzioni necessarie all’accompagnamento vocazionale propriamente detto.

Nella metodologia e nell’occasione di incontro con tante congregazioni il valore più grande di questo percorso che ha proposto cinque appuntamenti. Tuttavia è stato prezioso il contributo di accompagnamento discreto e competente di sr Tosca Ferrante e di Fabrizio Carletti, che hanno guidato il processo laboratoriale con interventi brevi e opportuni all’inizio e alla fine di ogni incontro favorendo il lavoro illuminandolo senza costrizioni. Piccola e interessante sorpresa è stata la presenza di Madre Yvonne per l’introduzione dell’incontro conclusivo del percorso, che ha sottolineato l’importanza di questa esperienza formativa come segno ecclesiale non trascurabile ed ha incoraggiato organizzatori e partecipanti a vivere l’esperienza stessa dell’accompagnamento vocazionale come accompagnamento della comunità ecclesiale intesa. «Insieme - diceva Madre Yvonne – è una parola magica perché nell’insieme si trova il contagio della nostra gioia» al punto che, nell’accompagnamento vocazionale, non solo noi accompagniamo i giovani, ma loro stessi accompagnano noi perché nell’accompagnamento c’è reciprocità.