28 gennaio 2021, ore 21.00. Iniziamo con un incontro di riflessione e confronto con Giandonato Salvia che una nostra giovane (Letizia Forzoni) ha conosciuto in occasione dell’evento Economy OfFrancesco. È l’inventore della carità elettronica «Chi dona non si impoverisce», dice il fondatore di Tucum*, applicazione che tramite “l’economia sospesa” distribuisce donazioni ai bisognosi. Giandonato ha vissuto esperienze di dono molto generose e sta cercando di trasformare i contenuti ricevuti dalla formazione universitaria e la personale sensibilità per i poveri insieme a una forte passione per il mondo dell’economia e della finanza, in una testimonianza di un’economia vissuta in un mondo digitale e a favore dei più poveri rispettandone la loro dignità e aprendo vie nuove alla solidarietà. Così si sono espresse le giovani che l’hanno ascoltato:

"A me ha colpito quando ha detto che non saremo giudicati per i voti che abbiamo sul libretto ma per l’amore che abbiamo dato" e “chi dona non si impoverisce mai” (Chiara)

"A me ha colpito della sua iniziativa l'essere riuscito ad unire l'aiuto economico a quello sociale donando ai più bisognosi la possibilità di inserirsi socialmente in modo dignitoso" (Speranza)

"A me ha fatto piacere la sua schiettezza, l'essere limpido e sincero in tutto. Genuino. È un grande esempio sul darsi da fare, ingegnarsi, e affidarsi. E poi il “tu sei luce” è, in assoluto, la frase che mi ha colpito di più, cioè qualunque cosa tu faccia e sia, va bene. Perché tu sei fonte della luce per altri. Basta essere se stessi. E far emergere la luce che ci è stata donata. Senza provare a essere qualcos'altro" (Marta)

"Il Signore prepara sempre: una buona dose di speranza di fronte alle nostre preoccupazioni ed ai passi falsi e l'allegria scaccia il demonio: un'arma potente per sentirci vivi e salvati. La vita dal punto di vista di Giandonato mi ricorda di puntare lo sguardo sul finale, l'obbiettivo, l'essenziale, la verità” (Letizia)

*“FACILE COME UN CAFFÈ”: Tucùm è un’app elettronica permette di redistribuire microdonazioni – da un minimo di 20 centesimi a un massimo di 10 euro – per l’acquisto di prodotti di prima necessità in favore delle persone più bisognose, mediante una card assegnata alle famiglie bisognose con la collaborazione con Caritas e altre agenzie di solidarietà. Una possibilità di compiere l’elemosina non più solo con il contante, ma anche attraverso la moneta elettronica, limitando così tutti gli abusi legati ai falsi poveri e al racket dell’elemosina: il negozio o il bar dove si lascia il “panino sospeso o la spesa sospesa”, per fare un esempio, lo destinerà a chi lo chiede avendo spesso un rapporto personale, diretto, con la persona che ne ha bisogno». «Tucùm permette di realizzare l’economia sospesa, basata sui principi della condivisione e della gratuità, che prende spunto dalla tradizione napoletana dell’offrire un caffè al bar a una persona che non avrebbe la possibilità di comprarselo», spiega Giandonato. «Chi dona non si impoverisce mai. Essere canali per i beni materiali significa riconoscerci custodi, non proprietari, di quanto ci viene donato».

30 gennaio 2021, ore 8.30. L’arcivescovo di Pisa, Mons Giovanni Paolo Binotti, accoglie l’invito della direttrice sr Francesca di celebrare la Messa di Don Bosco. La Veranda del Collegio si popola di giovani, FMA, giovani ex-allieve del collegio, Exallieve del territorio e Salesiani Cooperatori. La sua parola, chiara e convinta, commenta la lettura tratta dal profeta Ezechiele (34,11ss) evidenziando come “lo stile educativo di don Bosco educatore è espressione dello stile di Dio nei confronti del suo popolo: passa principalmente attraverso una relazione interpersonale caratterizzata da verità, unicità, attenzione, rispetto per una pienezza di vita”.

I canti gioiosi, il clima di semplicità e di ascolto, l’atteggiamento di interiorizzazione e condivisione trasformano questa celebrazione in un bel momento di fraternità e di lode.

La giornata si conclude con una cena condivisa, preparata insieme, dove ognuna sperimenta la bellezza di contribuire alla serenità di tutta la comunità: FMA e giovani.

31 gennaio 2021, ore 21.00. Giornata che ci trova nuovamente insieme, collegati e in presenza perché non può mancare un tempo di gioco: con creatività e competenza, viene proposto un gioco online. La simpatica competizione on line ci aiuta a rafforzare il legame di amicizia, rinvigorire il desiderio di ritrovarci al più presto insieme in presenza al collegio, continuare l’esperienza di serena convivenza e di condivisione fiduciosa, di ricerca e di confronto, l’impegno dello studio responsabile e del servizio perché ciascuna si senta accolta, ascoltata, sostenuta. Al termine della gioco, una tisana calda predispone a ricominciare con un rinnovato impegno a donare il meglio e a cercare il senso “lì dove sei”.

Queste giornate e le esperienze condivise ci confermano che aveva proprio ragione don Bosco quando scriveva: “Vicino o lontano, penso sempre a voi!”