Con uno sguardo alla realtà attuale segnata dalla pandemia, i tre firmatari della lettera osservano che non si può “solo aspettare che dopo questa pandemia ‘tutto torni come prima’, come abitualmente si dice”, e auspicano “che tutto torni meglio di prima, perché il mondo è segnato ancora troppo dalla violenza e dall’ingiustizia, dall’arroganza e dall’indifferenza”. Spiegano che però, in questi mesi di dolore e di grande bisogno, si è moltiplicata la solidarietà. “Molti si sono uniti alle nostre comunità per dare una mano, per farsi vicino a chi aveva bisogno di cibo, di amicizia, di nuovi gesti di vicinanza, pur nel rispetto delle giuste regole di distanziamento – proseguono monsignor Spreafico, monsignor Stavropoulos e il pastore Negro – Sentiamo il bisogno di ringraziare il Signore per questa solidarietà moltiplicata … La gratuità del dono ci ha aiutato a riscoprire la continua ricchezza e bellezza della vita cristiana, inondata dalla grazia di Dio, che siamo chiamati a comunicare con maggiore generosità a tutti”.

Unità nella carità. I tre firmatari della Lettera Ecumenica sottolineano che in questi mesi, nonostante le conseguenze dovute all’emergenza sanitaria, non è stata la paura a prevalere: “Abbiamo continuato ad uscire per sostenere i poveri, i piccoli, gli anziani, privati spesso della vicinanza di familiari e amici. Le nostre Chiese e comunità hanno trovato unità in quella carità, che è la più grande delle virtù e che, unica, rimarrà come sigillo della nostra comunione fondata nel Signore Gesù”. Quindi monsignor Spreafico, monsignor Stavropoulos e il pastore Negro assicurano la loro preghiera “per i malati, per coloro che li curano, per gli anziani soli o in istituto, per i profughi, per tutti coloro che soffrono in questo tempo” e, richiamando quanto scritto nella presentazione del sussidio per la Settimana di Preghiera per l’unità dei cristiani, chiedono a Dio di guarire l’umanità “dalla forza del male e della pandemia, dall’ingiustizia e dalla violenza” e il dono l’unità. Infine, ricordando il metropolita Zervos Gennadios, deceduto il 16 ottobre scorso e che per diversi anni ha condiviso “il cammino verso la piena unità”, i tre firmatari della lettera rivolgono l’invito a vivere e celebrare l’unità nella preghiera comune, che la prossima settimana vedrà riunite le comunità cristiane in diverse iniziative.

Tiziana Campisi – Città del Vaticano

Da https://ecumenismo.chiesacattolica.it/2020/12/18/settimana-di-preghiera-per-lunita-dei-cristiani-18-25-gennaio-2021/

Da https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2021-01/lettera-ecumenica-settimana-unita-cristiani.html