Quest’anno la tradizionale pesca missionaria non è stata fatta per i motivi che conosciamo e quindi abbiamo potuto lavorare con gli alunni sul “dare” senza “ricevere”. Le insegnanti dell’Infanzia hanno preparato un simbolo per ogni offerta che i bambini portavano a scuola e li hanno aiutati a capire come un piccolo gesto fatto insieme ad altri, può far felice un bambino, più bambini, una famiglia.

Ringraziamo le insegnanti che hanno saputo coinvolgere anche le famiglie, tanto che alcune hanno scelto di donare quanto può servire ad una famiglia di Gubrye per tutto l’anno.

I docenti della Scuola Secondaria di 1° grado hanno scelto di proporre delle merende solidali, fissando con i ragazzi una quota, riflettendo soprattutto sul valore del denaro qui e a Gubrye, sulle necessità che non sono solo alimentari, ma anche di igiene, su che cosa vuol dire un’economia solidale, quanta incidenza hanno le nostre scelte su altri ragazzi, giovani e famiglie che vivono lontano da noi.

È nato, da questa riflessione e coinvolgimento, il desiderio da parte dei ragazzi di essere “solidali” anche in altri periodi dell’anno: le proposte dei docenti di provare a rinunciare ad una pizza, una piadina per… ricordarsi dei ragazzi di Gubrye e offrire a loro quella pizza non acquistata, non hanno lasciato indifferenti gli alunni.

Siamo contenti di poter contribuire al progetto di Gubrye con quanto abbiamo raccolto, grazie anche ai benefattori che, senza pubblicità, appoggiano sempre le proposte missionarie della scuola e grazie alle famiglie per le generose offerte che hanno permesso l’invio alla comunità di Gubrye una somma cospicua!

Abbiamo infatti raccolto la somma di 2.481,50 €