È davanti agli occhi di tutti l’impatto sempre più forte del degrado ambientale sulle popolazioni più impoverite. La ricerca scientifica dimostra che gli effetti più gravi delle diverse forme di inquinamento li subisce la popolazione più povera nelle diverse parti del pianeta. Popolazioni che non hanno disponibilità economiche per far fronte e adattarsi agli impatti climatici, alla contaminazione dell’acqua, con la conseguenza dell’esaurimento delle riserve ittiche. Popolazioni, quindi, che si vedono costrette a lasciare il proprio territorio, obbligate a migrare, senza tutele normative e con un futuro carico di incertezza.

È importante rilevare che l’ambiente naturale e l’ambiente umano si erodono insieme; per questo non si può affrontare adeguatamente il degrado ambientale se non si presta attenzione alle cause attinenti al degrado umano e sociale. Di fatto il deterioramento dell’ambiente e quello della società colpiscono in modo speciale i più deboli del pianeta.

Oggi risulta evidente che un vero approccio ecologico diventa sempre più un approccio sociale, chiamato a integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto quello dei poveri.

Verso nuovi stili di vita. La consapevolezza della crisi culturale ed ecologica che attraversa l’umanità oggi è chiamata a tradursi in nuove abitudini. Molte persone sperimentano che il progresso attuale, il semplice accumulo di oggetti o piaceri non bastano a dare senso e gioia all’esistenza, tuttavia non si sentono capaci di rinunciare a quanto il mercato offre loro. Si crea e si diffonde così una cultura consumistica che massifica.

Emerge la necessità di un’autentica cultura ecologica che si rispecchi in un nuovo stile di vita. Lo stile di vita manifesta l’immagine di sé privata e pubblica, consapevole e intenzionale, che ogni persona assume ed esprime. Come ogni forma esistenziale lo stile di vita si costruisce, matura e cambia relativamente. Dal punto di vista pedagogico, lo stile di vita può essere inteso come parte dei contenuti dell’educazione, nasce dai suoi metodi, ne qualifica i risultati. Per questo lo stile di vita è educabile; attraversa fasi di imitazione ripetitiva, di critica o rifiuto, di ricerca e prova, di creatività originale e personale.

La testimonianza degli adulti incide sulla concezione della vita e sull’orizzonte dei valori di chi si trova in fase di crescita.  Per questo nel processo di educazione ambientale la famiglia ha un ruolo determinante, essa è maestra di gratuità e di dono, di stupore di fronte alla bellezza del creato. Cambiare stile di vita significa educarsi ed educare al consumo critico responsabile, ad avere la capacità di orientare la scelta dei propri acquisti tenendo presenti gli effetti ambientali e sociali.

Ti consiglio di leggere

Francesco, Laudati si’ n. 16; n. 49; n. 53.

Elisabeth Theokritoff, Abitare la terra. Una visione cristiana dell'ecologia, Edizioni Qiqajon