Sei stata per noi una presenza positiva e preziosa, saggia piena di buon senso, avevi una parola buona per tutti quelli che venivano da te: la porta della stanza, dove ogni giorno lavoravi con assiduità per preparare nelle feste, ai compleanni o agli onomastici delle sorelle qualcosa di semplice, bello e nuovo, frutto della tua creatività e del tuo genio artistico, era sempre aperta.

Non allontanavi nessuno, anzi avevi una parola di conforto o di incoraggiamento per creare fraternità, clima di famiglia.

Come ti piaceva ricordare gli anni belli trascorsi a La Spezia, quanto giovane suora, lavoravi con le ragazze che erano con noi in collegio: le belle passeggiate che facevate a piedi fino a Porto Venere, o altri bei luoghi vicini, il catechismo e l’Oratorio che andavate a fare al Canaletto, ricordavi tutto come fosse presente, non hai dimenticato anche i tanti sacrifici affrontati per ampliare la Scuola e renderla funzionale alle tante alunne che frequentavano la nostra casa nel dopoguerra.

Ricordavi sempre con tanto affetto i tuoi genitori, le tue sorelle e i tuoi fratelli: per il fratello Roberto avevi una predilezione e con gioia lo accoglievi quanto veniva a trovarti con il figlio e i nipoti, piena di affetto e di attenzioni.

Parlavi anche della tua città nativa, Padova, che avevi nel cuore, dove è maturata la tua vocazione all’ombra del Santuario di S: Antonio. A Padova hai conosciuto anche Padre Leopoldo Mandić, apostolo delle Confessioni: spesso, dicevi, veniva a casa tua a prendere un caffè, a parlare con i tuoi, da lui ti sei confessata tante volte: chissà quante cose belle ti avrà detto per aiutarti ad incontrare il Signore! Hai risposto sempre al Signore con entusiasmo e gioia, anche nei momenti più difficili.

Sei passata nelle varie case della Liguria e ultimamente, prima di tornare a La Spezia, sei stata a Lugo di Ravenna: nelle varie obbedienze hai sempre dato il meglio di te.

Ciao, sr. Fernanda! Ci mancherai molto! ORA NEL CIELO BRILLI COME IL SOLE NELLE MANI DEL TUO SIGNORE”