Soprattutto la domanda che sempre sorge è come far arrivare, a chi non ha potuto partecipare, l’enorme ricchezza che abbiamo ricevuto? Per i contenuti è forse più semplice, i materiali sono disponibili sul sito della Famiglia Salesiana, ma il clima che abbiamo respirato? Gli incontri con persone di tutto il mondo? Il poter calpestare quei luoghi di pietre vive, che trasudano una storia e un sogno che come ha detto il Rettor Maggiore “oggi è realtà”?

Proveremo brevemente a narrarvi alcuni tratti di quei giorni.

Queste giornate di spiritualità sono state davvero un grande dono, dal primo momento all’ultimo: l’accoglienza, i momenti di preghiera, la parola del Rettor Maggiore, le relazioni, le testimonianze e i momenti forti di fraternità. È stato interessante osservare come ogni persona e gruppo presente ha contribuito a realizzare queste giornate con il sorriso, la disponibilità, la condivisione, la fraternità. Siamo una grande e bella famiglia! Lo slogan che si soleva ripetere allegramente era: “Siamo famiglia salesiana” e lo siamo realmente.

Il tema portante era, naturalmente, la Strenna proposta quest’anno dal Rettor Maggiore come invito a tornare a “casa” alle radici della nostra più vera spiritualità: ascoltare, accompagnare e discernere. Ritornare alle origini per prendere ossigeno e rigenerarci all’acqua viva: da Gesù ai nostri Santi.

Un segno forte è stata la presenza e la testimonianza dei giovani che hanno sottolineato il loro desiderio di essere ascoltati e accompagnati da adulti, consacrati e laici, che camminano al loro fianco non per risolvere i loro problemi ma per aiutarli a scoprire la mano di Dio e dello Spirito nella loro vita, nelle loro scelte, a partire da quelle quotidiane.

Abbiamo respirato veramente lo spirito salesiano. Erano presenti ventidue rami dei 31 appartenenti alla

Famiglia Salesiana. Numerosi SDB e FMA, che bello!!! Il Rettor Maggiore don Angel Fernandez Artime, sempre disponibile per incontrare tutti e scattare foto a volontà e in rappresentanza della Madre ha trascorso con noi questi giorni suor Chiara Cazzuola, vicaria.

Importanti sono stati gli argomenti trattati che ci hanno dato la possibilità di riflettere per un cammino più consapevole e responsabile: continuare la missione tra i giovani sapendo che anche noi Famiglia Salesiana dobbiamo dire come la Samaritana: “Signore, dammi di quest’acqua” per coltivare l’arte di ascoltare e di accompagnare i nostri giovani. Questo vuole anche esser l’auspicio e l’augurio per ciascuna Figlia di Maria Ausiliatrice.

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