Le ho voluto un gran bene sempre, come tutti e come tanti, ma soprattutto quando mi sono trovata all’Auxilium non più come studente, ma come vicaria della comunità e l’ho accompagnata per un tratto di cammino molto difficile per la sua salute.

Lei, la donna forte, la donna colta, la donna-signora che con difficoltà accettava l’appoggio di un bastone perché: “ce la devo fare, devo resistere, camminare diritta!” diceva lei. Ma sotto questa forza porto dentro anche il suo tenero sguardo che chiedeva nello stesso tempo aiuto e tanta compagnia!

Ricordo quando nel 2013 si ammalò gravemente e ci alternavamo per starle vicino. Più di una volta mi disse: “Bella assistenza mi fate la notte! Voi dormite e io vi assisto!”.

Grazie, sr. Ernestina per il bene che ci hai voluto, per il dono della tua vita a servizio della Chiesa e dell’Istituto. Sei stata e sei davvero una bella invenzione di Dio!

Vicinissima dunque a te e a tutte con la mia preghiera e quella della mia comunità.

Un abbraccio e un saluto fraterno”.

Bella come la quercia dalle fronde generose dai rami che ricamano il cielo dalle radici forti che sfidano il vento…

Paziente come la quercia che aspetta la pioggia aspetta il sole, aspetta una stagione e poi un’altra, mai sazia di luce.

La tua: una vita piena una vita donata vissuta con gusto, per il gusto del dono.

E sei arrivata a Casa!

Quante volte mi ripetevi: “Non è ancora la mia ora! Dio sa ‘il quando’” e ritornavi con pace in un sorriso fidente che continuava l’eco di quel “Dio lo sa…Dio lo sa!”

Ci hai educate a vivere il mistero con il rigore della mente e l’apertura del cuore

Bel sogno di Dio che invadeva il tuo sguardo e sussurrava alla mente parole segrete:

“vivete la vita, sorelle, vivetela bene è una bella occasione per essere amore!”

Vedi anche https://www.pfse-auxilium.org/it/notizie/02-07-2020/muore-sr-ernestina-marchisa-prima-preside-della-facolta-auxilium/roma