Quante volte in questo tempo l’hai chiamata giorno e notte. Il tuo grido è arrivato al Suo Cuore e Lei, la Madre, ha mandato Suo Figlio a prenderti.

Cara Sr. Anna quante volte il nostro pensiero è arrivato a te, addolorate perché ci era vietato avvicinarti. Ti abbiamo raggiunto con la preghiera affidandoti a Maria Ausiliatrice, Lei la nostra Madre, che non abbandona mai le sue figlie.

Tu sei stata per noi una sorella dal cuore grande, hai donato la tua giovinezza nelle terre di missione in Uruguay e li hai vissuto vent’anni con i bambini più poveri che accoglievi con tanta gioia. Eri orgogliosa che due ragazze, cresciute all’oratorio della missione, fossero diventate FMA, una è visitatrice nel consiglio generale del nostro Istituto Sr. Silvia Boullosa.

Cara Sr. Anna, tanto amata dai tuoi familiari, al ritorno in Italia hai vissuto in alcune comunità dell’Emilia Romagna, ma a Correggio sei rimasta vent’anni e tutti ti ricordano per le tue premurose attenzioni, affermando di aver respirato, attraverso te, lo spirito di Don Bosco e il sistema preventivo.

Tanti sorrisi, tanti abbracci, tante preghiere, sono stati il tuo pane quotidiano, sempre sotto la protezione di Maria Ausiliatrice. Sei stata uno splendido fuoriclasse dell’Educazione e dell’Evangelizzazione.

Hai insegnato a migliaia di bambini e ragazzi a riconoscere Gesù come il loro più grande amico, presente qui e ora, cui potersi rivolgere con infinita fiducia per ogni cosa.

La scuola, il cortile e il Grest, erano il tuo” campo di battaglia” e di Evangelizzazione, una missione che hai vissuto con passione e un’energia invidiabile fino all’ultimo respiro.

Sei stata vera figlia di don Bosco mantenendo intatta nel tempo la sua passione per i giovani, tempo che per te sembrava non passare mai.

Dopo parecchi anni trascorsi nell’assistenza dei fanciulli, il tuo fisico, già molto provato, ha avuto bisogno di riposo assoluto e di assistenza proprio qui a Lugagnano, dove ti abbiamo accolta con gioiosa premura.

Grazie perché sei stata una vera figlia di Maria Ausiliatrice missionaria. Hai compiuto la tua missione, il passaporto era pronto per il cielo e sei partita lasciando a noi un esempio di bontà, di serenità di obbedienza. Un’anima bella dal dolcissimo sorriso. Sei stata felice nel tempo. Ora lo sei per l’eternità.

L’Ispettrice sr. Carla condivide alcune espressioni tipiche di sr. Anna, consegnate a lei nei colloqui personali: “Mi accorgo che la memoria viene meno, è uno dei limiti dell’età”; “Vado avanti con la gioia nel cuore, provo pace e serenità, se penso al passato mi viene gioia”; “desidero essere tutta del Signore e pronta a fare la sua volontà”; “Ho un unico desiderio, farmi santa”; “Mi sento voluta bene”; “Mi costa, ma desidero lasciare spazio agli altri”; “La casa di Correggio per me è disagiata, però posso ancora andare avanti, ma se mi vuole cambiare so che dove mi manda starò bene, importante è che io possa essere utile dove vado”.

Maurizio Rizzolo, ex Gestore degli Istituti San Tomaso di Correggio, così ha scritto: “Tanto lavoro insieme e tante meravigliose amicizie mi legano alla comunità delle FMA. Fra queste la figura di Sr. Anna che mi ha sempre aiutato a sentire che Cristo è fra di noi. Nei miei lunghi anni di Gestore del San Tomaso e nelle tante difficoltà incontrate, Sr. Anna non mi ha mai fatto mancare il suo incoraggiamento. Carissima sr. Carla le testimonio tutto il mio cordoglio e la mia preghiera”.

La nipote Maria Mazzoccoli: "I miei primi ricordi di te cara zia Anna, vanno alla mia infanzia. Per noi tutti in famiglia sei stata sempre “la zia suora “, occupavi un posto importante, unico, tu avevi scelto una strada diversa da quella dei tuoi fratelli, non il matrimonio, ma la vita religiosa. Dopo i voti hai fatto esperienza di missione. Un mese di nave, hai attraversato l'oceano, America Latina, Uruguay. Coraggiosa e determinata nella scelta, entusiasta di scoprire nuove realtà bisognose, sempre fedele nella preghiera e nel servizio. Quando il postino recapitava le tue lettere, la nonna Maria chiamava mio padre e tutti intorno noi bambini, si leggevano le tue lettere a voce alta. Dalle righe traspariva sempre serenità, entusiasmo, amore per le consorelle e per tutti i ragazzi e le ragazze che si avvicinavano alle proposte materiali e spirituali della missione. Per tutti un pensiero, per i grandi e per i piccini. Cercavi di trovare un punto di comunicazione seguendo gli interessi e le doti di ognuno. Era una festa. Immancabile per tutti il ricordo e il sostegno con la tua preghiera quotidiana. Mio padre, il tuo fratello maggiore Vito, è stato sempre un riferimento per te, rispondeva alle tue lettere e portava la voce di tutta la famiglia! Poi sei tornata In Italia con l’anzianità dei nonni, hai fatto esperienza di varie comunità. Ti abbiamo gustato di più: i giorni estivi in famiglia, il mare che adoravi, le chiacchierate, i giochi con i più piccoli e l'emozione di ritrovarsi in qualche bella ricorrenza, come il Natale che ci univa nella festa con le “nostre tavolate”. Il carisma della famiglia salesiana di Don Bosco e delle figlie di Maria Ausiliatrice ti hanno affascinato per tutta la vita trovando sempre stupore nella quotidianità del servizio. Ora noi ti siamo accanto e ti diciamo con il cuore: sostienici dal Paradiso! Grazie Zia Suora!!!"

Chiara Oleari: Negli ultimi XX anni ogni bimbo che ha varcato la soglia della scuola San Tomaso è stato accolto dal sorriso di suor Anna. Un sorriso un po’ sdentato e segnato da tante rughe, è vero, ma caldo e sincero. Non riesco a ricordarmi della prima volta che ho visto suor Anna, ho come l’impressione che sia sempre stata al San Tomaso: prima da alunna e poi da prof, mi ha accolta alla porta quasi ogni giorno. Non abbiamo mai fatto grandi discorsi, ma devo dire che ho avuto modo di osservarla molto. Dalla finestra del liceo, quante volte l’ho vista girare la corda per far giocare i bimbi della scuola dell’infanzia nel cortiletto; passando in bici vicino al campo sportivo dietro San Quirino quanti Grest le ho visto fare… ad ogni intervallo delle superiori poi, prima che arrivassero macchinette e gnoccari, la merenda si comprava solo da lei che ormai era diventata per tutti “suor merendina”! E, con la viva testimonianza dei nipoti, a quanti bimbi ha insegnato non solo le “preghierine” ma proprio a pregare! Ricordo la mia nipotina Sofia quando era più piccola al momento delle preghiere della sera diceva proprio “facciamo come dice suor Anna, chiudiamo gli occhi e pensiamo a Gesù e diciamogli quello che abbiamo nel cuore”. Suor Anna l’ho conosciuta che era già anziana, ma il suo cuore è rimasto sempre giovane. Portava nel cuore i suoi tanti anni passati in Sud America per la quale si diceva sempre pronta a ripartire subito. Ma più di tutto aveva nel cuore gli insegnamenti di Don Bosco e Madre Mazzarello. L’amorevolezza con cui si è rapportata alle tante persone di passaggio al San Tomaso e nella parrocchia di San Quirino sono state segno tangibile che “L’educazione è cosa di cuore”. Suor Anna ha messo il suo cuore e il suo sorriso a servizio di chi ha incontrato: bimbi, insegnanti, educatori, catechisti, consorelle, genitori. Quando ho scritto su Facebook la notizia della sua morte, sono rimasta piacevolmente sorpresa da quanti hanno espresso cordoglio per la sua dipartita: anche compagni di classe con cui non ho a che fare dall’esame di Maturità – e che so essere ben lontani dall’universo parrocchiale – ci hanno tenuto a lasciare un “like”, segno che anche a distanza di anni non si sono dimenticati di suor Anna. Per me suor Anna è l’emblema dello spirito salesiano: vanno bene i corsi educatori, ma forse quello che conta alla fine è avere una corda da girare, una filastrocca, una storia da raccontare o anche solo un sorriso un po’ sdentato per volere bene ai bambini e ai giovani e perché loro sappiano che li portiamo nel cuore. Sarà impossibile non pensare a lei sentendo cantare i bimbi della scuola dell’infanzia la bellissima canzone dedicata a don Bosco che dice “Siete tutti ladri ragazzi miei, non ho più il mio cuore ce l’avete voi ma non mi interessa da quest’oggi in poi ogni mio respiro sarà per voi”. Grazie, suor Anna, del tuo esempio e della tua tenerezza, Correggio ti vuole bene!

Davide Bassoli: Che dire? Non lo so. Sarà che io e te ci siamo raccontati tante cose, abbiamo vissuto tanti Grest, tante estati in mezzo ai nostri "figli"... Quante attività, quanti lavoretti, quanti braccialetti... Quante volte insieme ai tuoi educatori ti sei fermata per dire una parola, per dare un consiglio... Quanto hai portato don Bosco, Maria, Gesù nella vita di tanti bambini all'oratorio e alla scuola materna... Credo che nessuno di noi sappia ringraziarti sufficientemente per quella che è stata la tua presenza... Siamo tristi ora perché il Signore ti ha chiamato a sé, ma lo ringraziamo tanto per il dono della tua presenza per tanti anni nella nostra comunità.