Con l’epidemia le cose sono però subito cambiate e, con l’apparire dei primi casi in Italia e le ordinanze ministeriali, con tanto dispiacere, le attività in presenza sono state sospese.

Ad aprile, come era prevedibile, per Saverio è stato impossibile riprendere il progetto, ma la rimodulazione ha permesso che potesse continuare a dare il proprio aiuto. Saverio è stato indirizzato verso un progetto diverso, persone diverse, attività diverse, più adatte alla situazione e non per questo più semplice.

A Saverio è stato affidato il compito di aiutare i ragazzi di un’altra comunità. Ora, dalle 15 alle 18, aiuta i giovani del doposcuola di Montecatini Terme; attraverso un’App di messaggistica istantanea, i ragazzi possono chiedere aiuto ai volontari che si organizzano con video lezioni sull’argomento richiesto. Non è facile aiutare attraverso un computer e ancora meno aiutare qualcuno con cui non si è creato una relazione, ma Saverio non si è tirato indietro.

Gli abbiamo rivolto qualche domanda, perché ci raccontasse come sta vivendo questa situazione. Le sue risposte sono state brevi, concise, ma ricche ed efficaci.

Cosa hai imparato dall’esperienza del Servizio Civile, sia prima sia dopo la rimodulazione dei progetti? Sicuramente, ho imparato a saper aiutare il prossimo e dare me se stesso nel farlo, penso sia fondamentale.

Perché hai deciso di continuare il Servizio Civile nonostante i cambiamenti dovuti all’emergenza sanitaria? Soprattutto in una situazione come quella che stiamo vivendo, anche se piccolo, penso sia importante dare il mio contributo.

Quali nuove opportunità hai trovato con questa rimodulazione? Sinceramente trovo che questo nuovo progetto mi offra tante opportunità quanto il precedente. Comunque, aiutando i ragazzi del doposcuola, ho avuto l’opportunità di avere un contatto con loro e di poter aiutare chi è più in difficoltà.

Ilaria Ciucci