Siamo qui per ripetere con grande riconoscenza: “tutto è dono, tutto è grazia” e lodare, benedire il Signore senza fine.

È bello insieme riconoscere che la grazia di Dio è la protagonista della nostra storia, delle nostre comunità educanti, della nostra vita, che la gratuità del suo amore non viene meno, anche in questo momento in cui tutti sperimentiamo paura, smarrimento, incertezza e fragilità, ci sentiamo destabilizzati, ma sappiamo che il suo amore è fedele per sempre.

Con le nostre sorelle che celebrano l’anniversario della loro professione religiosa: 25; 50; 60, 70 e 75 anni di fedeltà; Sr. Armida ne avrebbe celebrato 80, ringraziamo con gioia il Padre di averci chiamate a vivere per imitare Gesù, per immettere nel mondo il suo stesso sguardo, lo sguardo della compassione, lo sguardo che va in cerca dei lontani; che non condanna, ma incoraggia, libera, consola, lo sguardo della compassione.

Domani celebreremo la domenica della misericordia; e nel vangelo di oggi Marco ci ha presentato un Gesù un po’strano che prima rimprovera i discepoli per la loro incredulità e poi affida loro il compito più importante, quello per cui è venuto nel mondo, annunciare il Vangelo ad ogni creatura.

È incomprensibile questo Gesù che mette la sua missione nelle mani di gente incredula e dura di cuore, gente che non crede neanche a quello che vede, gente senza fede, gente inaffidabile. È un Gesù che, nonostante tutto, si fida dei suoi discepoli e affida se stesso e il suo Vangelo a loro, così come sono, con le loro fragilità e i loro limiti.

Che bellezza questo Gesù che chiede anche a noi di essere i suoi piedi, le sue mani, la sua bocca per collaborare alla sua missione di salvezza e portare il Vangelo in tutto il mondo e in particolare ai giovani.

Ci auguriamo di essere sempre più innamorate di Gesù e della sua missione di salvezza, di continuare a vedere tutto in Lui, a valorizzare solo quello che conta: amare il Signore, i giovani, le famiglie e le persone più in difficoltà; la vita si misura sull’amore.

Ci ringraziamo a vicenda per la nostra vita consacrata all’Amore, per i 100 anni di presenza a Bibbiano, per il dono delle nostre sorelle anziane e ammalate, per il dono dei giovani, dei collaboratori laici per tutto il bene che insieme si sta facendo e siamo chiamate a fare; invochiamo per tutti uno sguardo nuovo, che sa vedere la grazia, sa lodare, benedire e sperare, sa rischiare.

BUONA FESTA e ancora GRAZIE a tutti e a tutte.”

Suor Carla Castellino fma