La statua è stata donata dall’associazione “Congrega dei Presidenti”, presieduta da Giovanni Tedaldi.

“Con gratitudine esprimo, anche a nome delle mie superiore e consorelle, alla Congrega e a tutti i collaboratori, un grande grazie per il dono di questo originale monumento a don Bosco – ha commentato la direttrice dell’istituto, suor Maria Rubini – È un segno significativo, per celebrare la memoria dei 125 anni della presenza delle Figlie di Maria Ausiliatrice, volute dal nostro padre fondatore per accompagnare i fanciulli e i giovani a crescere buoni cristiani e onesti cittadini.

Nel lontano 1895 iniziò il bene da una piccola comunità di sei suore che arrivarono a Lugagnano per aprire il loro cuore e la casa ai fanciulli e alle ragazzine. Questa opera educativa nello spirito di Don Bosco è passata da una generazione all’altra formando un tessuto onesto e solidale di famiglie impegnate nella difesa dei valori cristiani”. Per l’occasione erano presenti anche le precedenti direttrici, suor Fiorella Mioda e suor Rosina Cortinovis, e l’attuale Ispettrice suor Carla Castellino che ha salutato tutti i presenti: “Vengo sempre volentieri a Lugagnano, qui si respira calore. Si sente l’affiatamento della comunità. Don Bosco ha sempre agito insieme agli altri, da soli non si riesce e noi vogliamo continuare questa tradizione di collaborazione e condivisione. Il monumento è un segno che non ci fa perdere la memoria. Bello è conservare lo stupore, anche nelle cose che non vediamo. Con stupore guardiamo al passato, con speranza guardiamo il futuro e con amore viviamo il presente”. Il sindaco di Lugagnano Antonio Vincini ha ringraziato le suore per la loro presenza che ha tramandato i valori di Don Bosco creando un ambiente sano ed educativo.

Il parroco don Giuseppe Piscina ha benedetto la statua che, come ha spiegato Romano Leppini, della Congrega, è stata resa possibile anche grazie l’aiuto dei Giorgio e Cristian Camisa per il materiale, alla società Tedaldi & Collaboratori per la messa in opera, Michela e Guido Passera per l’allestimento floreale e, ovviamente, Flavio Cantoni, l’artista lugagnanese che ha realizzato l’opera che ha spiegato: “Il monumento è in acciaio Corten, usato spesso in architettura. La ruggine, sua caratteristica, è stata sfruttata per dare le sfumature, che sono state arricchite da smalti satinati. L’opera può rimanere all’esterno. Non è una scultura classica tridimensionale ma un profilo realistico che ritrae Don Bosco con un ragazzo che simboleggia tutta la gioventù”.

Al termine della cerimonia tutti i presenti hanno proseguito la giornata di festa con un momento conviviale prima dei giochi per bambini e genitori al Palazzetto dello sport.