Le giornate, organizzate dalla Conferenza Interispettoriale Italiana (CII), guidate da suor Anna Razionale e dalle Consigliere della Formazione delle Ispettorie che hanno preparato e curato i diversi momenti, sono state scandite dai verbi riconoscere, interpretare, scegliere.

RICONOSCERE. La prima mattinata è stata dedicata alla preghiera: un tempo di silenzio e di adorazione per predisporre l’animo ad accogliere l’esperienza.

Nel pomeriggio suor Bruna Zaltron, della Congregazione delle Orsoline di Vicenza, psicologa, ha accompagnato il gruppo nell’approfondimento del tema: “Riconoscere ferite, fragilità e risorse”. Con semplicità e competenza, ha aiutato a riflettere su dinamiche personali, relazionali e comunitarie per condurre a una rilettura del proprio vissuto nell’ottica della speranza e della possibilità di ricominciare sempre. Il concetto portante è racchiuso in un’affermazione della teologa Antonietta Potente: “Solo una persona che riconosce, che vive il limite può essere una persona comunitaria”.

La prima giornata si è conclusa con la Buona Notte di suor Maria Helena Moreira, Consigliera per la Comunicazione dell’Istituto FMA. Con creatività, trasmessa non solo con le parole, ma anche con immagini, colori e oggetti, suor Maria Helena ha fatto riflettere sui verbi riportati nell’art. 164 delle Costituzioni delle FMA sulla Direttrice.

INTERPRETARE. La seconda mattinata è stata dedicata alla visita della Basilica di S. Clemente a Roma. Guidate dalla Dott.ssa Anna Delle Foglie, storica dell’arte, le animatrici di comunità si sono immerse nella “Via della Bellezza”, come luogo di integrazione di fragilità e risorse. Contemplare la Croce fiorita, che si staglia nell’abside, ha fatto comprendere il senso più pieno di un “potere crocifisso”.

Nel pomeriggio suor Eliane Petri, FMA, Docente di Spiritualità Salesiana alla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium, ha approfondito il tema: “Accompagnare, discernere e integrare fragilità e risorse attraverso l’esperienza di Madre Mazzarello e della prima comunità di Mornese!”.

La giornata si è conclusa con la Buona Notte della Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, suor Yvonne Reungoat che ha ringraziato le Direttrici per il servizio che svolgono nelle comunità e le ha incoraggiate a non perdere mai la speranza.

Così, alla luce del Potere Crocifisso, dell’esperienza della prima comunità di Mornese e aiutate dalle parole della Madre, le partecipanti sono state invitate a interpretare l’esperienza di Animatrici di comunità: un’esperienza che si fa servizio, ma che è anche dono di grazia.

SCEGLIERE. La terza mattinata è stata dedicata alla riflessione personale per rileggere il proprio Progetto di Vita, per individuare i passi da compiere rientrando nelle proprie Comunità e per condividere le scelte fatte nel confronto in gruppo.

Nel pomeriggio, l’incontro nella Casa Generalizia FMA con la Vicaria Generale, suor Chiara Cazzuola, che ha ascoltato le domande nate dalla condivisione del mattino e ha dialogato con le Direttrici, in un momento fraterno di scambio di esperienze.

Nella preghiera del vespro, il ringraziamento per la ricca esperienza, con un gomitolo srotolato, che passando di mano in mano, ha aiutato a costruire visivamente la rete di preghiera che unisce le partecipanti.

La terza e ultima giornata si è conclusa con la narrazione del profilo umano e spirituale di Madre Rosetta Marchese – Superiora Generale dell’Istituto FMA dal 1981 fino alla sua morte, nel 1982 – di cui si è avviata la causa di beatificazione, presentato da suor Francesca Caggiano, vice postulatrice della causa.

Don Carlo Maria Zanotti, Salesiano di Don Bosco, ha celebrato per il gruppo l’Eucarestia nelle tre giornate, aiutando il gruppo a fare sintesi sul tema attraverso le omelie.

Della nostra Ispettoria ILS hanno partecipato: suor Gabriella Savoia, suor Elisabetta Fantoni, suor Paola Farioli, suor Teresita Osio, suor Cristina Festa.

Da https://www.cgfmanet.org/ifma/cultura-vocazionale/accompagnare-discernere-integrare-per-essere-comunita-generative/