Presenti in sala, la Madre Generale delle FMA, suor Yvonne Reungoat e il Consiglio Generale, Don Filiberto González, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, gli SDB, le FMA delle case di Roma, la Superiora di Visitatoria Maria Madre della Chiesa (RMC) e l’Ispettrice dell’Ispettoria S. Giovanni Bosco (IRO), le Novizie dei Noviziati Internazionali di Roma, i membri dei gruppi della Famiglia Salesiana Salesiani Cooperatori, Exallieve, Testimoni del Risorto, Cançao Nova, Suore Catechiste di Maria Immacolata Ausiliatrice, Volontarie di Don Bosco.

Dopo i saluti iniziali, la Consigliera per la Famiglia Salesiana, suor María Luisa Miranda, ha dato la parola al Rettor Maggiore che ha introdotto il video, realizzato dal Dicastero SDB per la Comunicazione Sociale, da ANS, e dall’Équipe di Comunicazione dell’Ispettoria Meridionale SDB - IME Comunicazione. Ambientato nella città di Foggia, il video ha come punto focale un grande murale rappresentante il volto di Don Bosco fatto realizzare dagli SDB su un grande palazzo della città di Foggia con questo significato: “Il nostro Padre Don Bosco guarda ai giovani del mondo attraverso i giovani della città di Foggia”.

“Uscire e andare incontro”. “Perché oggi i giovani gridano”. “Come Don Bosco, apriamo una breccia nel muro e ascoltiamo le loro voci”. “C’è un solo modo per cambiare il mondo: l’Educazione. Un’educazione buona, completa, che apra la porta della vita e la porta del cielo”. Sono alcune delle frasi che riecheggiano nell’intreccio di storie che danno voce ai giovani.

Don Ángel Artime ha illustrato i punti fondamentali della Strenna racchiusi nei due nuclei: Buoni cristiani e Onesti cittadini, riprendendo uno studio di Don Pietro Braido, in cui si constare come in Don Bosco il binomio “buoni cristiani e onesti cittadini” era sempre presente, con espressioni diverse a seconda dei suoi interlocutori. “Un modo per aiutare i giovani a vivere da buoni cristiani e onesti cittadini è quello di essere noi stessi uomini e donne di fede, testimoniando Gesù nel nostro modo di vivere, educando al silenzio e poi all’ascolto di Dio che parla”.

“Com’è possibile parlare di buoni cristiani dove la religione è minoritaria o dove quasi non esiste?”, è stato l’interrogativo posto dal Rettor Maggiore, a cui ha risposto portando l’esempio di Don Cimatti, grande missionario capace di dialogo interculturale, che con le sue composizioni musicali ha saputo farsi interprete della cultura del Giappone, tanto che è stato riconosciuto dalle autorità locali come un vero giapponese. “Questo ci dice la capacità di scoprire come dire Dio dove non si dice questo nome. La Spiritualità Salesiana ha delle caratteristiche bellissime per il mondo d’oggi: rispetto, vicinanza, ascolto, attenzione all’altro, accompagnamento dei giovani nel rispetto dei loro tempi, elementi meravigliosi per fare ponti con quelli che non vivono la fede cristiana. (…) È sempre possibile un incontro, quello umano che apre altre porte”.

Formare onesti cittadini, significa educare i giovani alla cittadinanza responsabile e all’impegno sociale. “Alla base del Padre Nostro c'è la "politica" della giustizia, della solidarietà, della riconciliazione, del rispetto, dell'uguaglianza e della protezione dei più vulnerabili”. Una politica che cerca innanzitutto di portare cambiamenti nella vita dei giovani. Tutti i giorni milioni di giovani stanno nelle case della nostra Famiglia Salesiana, delle nostre presenze. La domanda è: Abbiamo tutti chiaro quale cittadino/a vogliamo formare? Quali giovani, con quale visione della giustizia e dell’eguaglianza, dell’aiuto al più bisognoso, della politica che guarda ai poveri? come dice il Vangelo? abbiamo formato?

La Strenna 2020 dà l’opportunità di affrontare alcuni aspetti come l’impegno politico, la libertà dalla corruzione, la migrazione, la cura della casa comune, la difesa dei diritti umani, specialmente quelli dei minori, che il Rettor Maggiore ha suggerito di approfondire nei Gruppi della Famiglia Salesiana.

Al termine della presentazione, c’è stato un momento di dialogo e confronto in Assemblea.

La Madre Generale ha ringraziato e ha concluso dicendo: “Il tema che è stato scelto è una sintesi essenziale della nostra missione. È molto vasto e ci richiede ascolto, approfondimento, discernimento insieme. (…) Come Famiglia Salesiana, la nostra ricchezza è la possibilità di formare una Comunità Educante dove adulti e giovani cammino insieme, un ambiente in cui insieme possiamo cambiare qualcosa nel mondo. Ci sentiamo invitati a unire le nostre forze come Famiglia Salesiana, e a coinvolgere tante altre persone in questo cammino perché possiamo cercare di essere fedeli oggi a questa missione che la Chiesa ci affida e i giovani ci aspettano”.

Video Strenna 2020    FlickrFMA

Da https://www.cgfmanet.org/21.aspx?lingua=1&sez=21&sotsez=1&detsotsez=1&doc=17022149