L’Instrumentum laboris del Sinodo ci presenta alcune tematiche presenti anche nella Circolare di Convocazione del Capitolo Generale XXIV: l’evangelizzazione a confronto con un contesto culturale in continuo cambiamento, il tempo come Kairòs, le sfide che i cambiamenti climatici ci pongono davanti. L’Amazzonia, tragicamente balzata alla ribalta a causa degli incendi che l’hanno devastata, è simbolo di una sconsiderata politica di sfruttamento dell’ambiente: prima di Greta Thunberg, nel 2015, l’Enciclica Laudato sii voleva aiutarci a prendere coscienza che la nostra vita è strettamente legata a quella dell’ambiente e che la cura del Creato è compito dell’uomo, vocazione inscritta nella responsabilità verso la vita.

C’è nella Laudato sii una straordinaria e inesplorata potenzialità pastorale, richiamata nell’Assemblea CII 2019 da Padre Salvatore Currò: “La prospettiva della Laudato sii è la prospettiva di tutti, è la prospettiva che noi abitiamo la casa comune per salvaguardare la casa comune. Nella Laudato sii si parla di Vangelo, non si parla di Bibbia, ma se ne parla in una prospettiva per cui siamo immediatamente sul terreno di tutti” . La Laudato sii ci richiama a cammini di conversione personale, comunitaria e pastorale verso quell’ecologia integrale che può renderci segno di un nuovo stile di vita. La missione, ad gentes e nelle nostre terre, non può più fare a meno di confrontarsi con queste tematiche che, però, riconosciamolo sono alla base delle grandi correnti spirituali che hanno fatto l’Europa: san benedetto e San Francesco, soprattutto, hanno insegnato che quando l’uomo è in armonia con il Creato lo sarà con se stesso e con gli altri, perché lo considererà un dono di Dio da custodire. I nostri giovani sono sensibili a percorsi educativi che valorizzino tali tematiche al punto da divenire (lo abbiamo visto nelle manifestazioni dei “Friday for future”) protagonisti.

Articoli e proposte varie possono aiutarci ad approfondire la tematica. Ne presentiamo alcuni, utili anche nell’animazione di questo Mese Missionario Straordinario, in cui “Avvertiamo il bisogno di un nuovo entusiasmo che apra il cuore e la mente ad una vera conversione missionaria. L’Istituto è nato missionario e il carisma salesiano è stato suscitato dallo Spirito Santo per diffondersi e, quindi, destinato ad espandersi fino alle estremità del mondo, superando barriere di culture, lingue, nazionalità e confessioni religiose” (Madre Yvonne Reungoat, Circ. 990).

Un articolo apparso su “La Civiltà Cattolica” evidenzia “Quattro criteri per vivere bene il Sinodo per l’Amazzonia”: cambiare atteggiamenti personali e comunitari; le “conversioni essenziali” nel Magistero di Papa Francesco, le tensioni essenziali del Sinodo amazzonico, il Sinodo come processo e momento ecclesiale. Mentre rimandiamo alla lettura integrale dell’articolo, sottolineiamo la necessità di leggere tale avvenimento come un fatto che ci coinvolge perché parte di quell’itinerario di conversione cui Papa Francesco e il tema del Capitolo ci richiamano.

Una serie di film per un Cineforum, corredati di scheda di presentazione e di domande per il dibattito sono reperibili sul sito “Missio giovani” (http://www.mgd.missioitalia.it/). Il sito propone anche una serie di canzoni, attività e animazioni, dinamiche e giochi soprattutto per i giovani, ma che possono opportunamente essere adattati ad altri destinatari.

In ultimo, un libro, racconto di un viaggio di un giornalista di “Repubblica”, Paolo Rumiz, che va alla ricerca dei “discepoli di San Benedetto”, che con la sola forza della fede riuscirono a salvare l’Europa nel periodo della caduta dell’Impero Romano d’Occidente e delle invasioni barbariche. La formula “Ora et labora”, cara anche a Don Bosco, fu il motore di un rinnovamento capillare, la base di un nuovo modo di concepire la vita cristiana e i rapporti tra le persone, ma anche con la terra, luogo da cui tutti dovevano trarre sostentamento. “Il filo infinito” è un viaggio verso le principali Abbazie d’Europa, in cui l’opera del lavoro e quella della preghiera si intrecciano per rendere migliori la vita dell’uomo e la terra che abita. Da questo libro un invito per noi: la contemporaneità ha bisogno di essere abitata con il cuore, trasformata con le mani e la ricchezza spirituale, carismatica e pastorale di cui le nostre Comunità educanti sono custodi.

Sr. Maria Luisa Nicastro (referente comunicazione IRO)

Da http://fmaitalia.it/per-continuare-il-cammino/